Da cinque mesi sono chiusi in una grotta a Penza nella Russia centrale, qualche centinaio di chilometri da Mosca. Attendono la fine del mondo prevista per il 27 aprile, giorno della Pasqua ortodossa. Sono barricati in un cunicolo freddo e buio insieme ai loro figli, indottrinati da un santone che si fa chiamare svjatoj Pjotr, nuovo san Pietro. E che ha scelto di restare in superficie. Erano in 29 all’inizio dell’avventura, poi un gruppetto è riemerso terrorizzato, più che dalla fine del mondo, dalle frane che sono seguite all’inizio del disgelo. Ieri uno dei membri della setta millenaristica che ha preferito uscire dal rifugio, ha riferito che due donne sono morte durante il ritiro. “Tamara è morta di cancro; l’altra fedele, una donna bielorussa, è crollata durante il digiuno. Le abbiamo sepolte nella grotta”. Nel rifugio restano in undici: alcuni di questi sono bambini. […]
Fonte: repubblica.it via uaar.it
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